Quando il mondo è in una stanza si ha la quadratura del cerchio. Questo evento non avviene in natura, interessa l’ordinario filtrato dai mezzi tecnologici. Grazie al loro supporto è possibile estendere le proprie facoltà sensoriali ed entrare in contatto con realtà irraggiungibili.
When the world is in a room, the circle is squared. This event does not happen in nature, it
affects the ordinary filtered by technological means. Thanks to their support it is possible to
extend one's sensory faculties and come into contact with unattainable realities.
Elena Ascari si affaccia alla finestra elettronica dello schermo con l’intenzione di esplorare paesaggi inediti, posti sulla soglia della presenza-assenza. L’artista si avventura in un “Grand tour” virtuale, retto dalla qualità della connessione.
Le distorsioni visive, delle vere e proprie destrutturazioni estetiche di un mondo vissuto nei confini dello schermo, garantisce un’autentica esperienza di vita.
Il disordine generato dagli errori di segnale rinnova il paesaggio che assume una propria, autonoma, originalità. Un unicum non riscontrabile in natura, non paragonabile ad altri universi naturali.
Sono “paesaggi della mente”, una mente allenata e assuefatta ai codici di lettura imposti dai contenuti mediatici trasmessi in rete.
Elena Ascari faces the electronic window of the screen with the intention of exploring new
landscapes, placed on the threshold of presence-absence. The artist ventures into a virtual
"Grand tour", governed by the quality of the connection.
The visual distortions, real aesthetic deconstructions of a world lived in the confines of the
screen, guarantees an authentic life experience.
The disorder generated by signal errors renews the landscape which takes on its own,
autonomous, originality. A unicum not found in nature, not comparable to other natural
universes.
They are “landscapes of the mind”, a mind trained and accustomed to the reading codes
imposed by the media contents transmitted on the net.